Tre settimane di digiuno.
La
televisione non offre nessun programma interessante. Non guardo quelli di
pseudo approfondimento, sono tanta gazzarra e nessun approfondimento. I
politici fanno a gara a sovrapporsi, con gran maleducazione, impedendo alla controparte
di terminare il proprio discorso.
In
alternativa film datati proposti e riproposti a turno dalle varie emittenti
televisive.
I conduttori
li lasciano fare con il sorrisino ebete sulla bocca e venendo meno al loro
compito di rendere la trasmissione comprensibile e corretta. Probabilmente é la
rappresentazione in diretta di quanto accade in Parlamento.
In casa
fatichi a respirare e cerco refrigerio sulla mia fedele sedia del terrazzo
perennemente esposta alla brezza che scende dalla valle. Un temporale
pomeridiano deve averla rafforzata poiché mi pare più gradevole di altre serate.
Nel prato
dietro casa vedo passare un gatto che, nella penombra, mi appare familiare.
E'
sicuramente Gigi, il quattordicenne felino di casa che per tre settimane
abbiamo creduto "Desaparecido ".
La storia é
breve: durante un temporale serale si sarebbe rifugiato in uno scantinato
trovato aperto e il proprietario, senza accorgersi della sua presenza, lo avrebbe
rinchiuso. Così per oltre venti giorni, Gigi, é rimasto senza cibo e senza
acqua.
E' proprio
vero, come si narra, che i gatti abbiano sette vite.
L'altro
giorno é improvvisamente ricomparso, tutto pelo e poca ciccia, con il miagolio
al lumicino, tanto da sembrare il verso di una papera. In buona sostanza uno
starnazzare sottovoce e con il silenziatore!
Meraviglia e
festa in famiglia per la sua "resurrezione".
Approntata
immediatamente una ciotola di cibo e di acqua che lentamente e quasi con
parsimonia, Gigi si é pappato nella mezz'ora successiva. Poi si é fatto
coccolare da tutti i familiari ma specialmente da mia figlia Barbara alla
quale, come un bimbo in braccio, dava baci appoggiando teneramente la propria
guancia contro quella di lei.
Il gatto,
che sino alla sua sparizione, era abituato ad uscire la sera per ricomparire il
mattino successivo, per tre giorni non si é mosso da casa, steso sul divano,
passando da uno all'altro, sempre sotto il vigile sguardo della cagnolina Cleo,
solitamente innervosita dalla sua presenza ma che, questa volta, non ha
proferito un "bau".
Questa sera,
Gigi; é tornato alle sue abitudini. Dopo aver cenato e ricevuta la razione di
coccole, ha voluto uscire per il solito giretto notturno.
Spero che il
temporale in valle sia passato oltre, ma credo che la lezione il gatto l'abbia
imparata.
Tre
settimane di digiuno non si dimenticano facilmente, anche da parte di un gatto.
4 giugno
2019
Gallicus
Nessun commento:
Posta un commento